Il cratere di sud-est (CSE/SEC) dell’Etna è uno degli apparati eruttivi sommitali più attivi e studiati del mondo e ha avuto un’evoluzione molto particolare dalla sua formazione nel 1971 fino ad oggi.
La storia di questo cono è un esempio lampante dei complessi processi vulcanici che modificano continuamente la superficie terrestre e i fondali marini. Il cratere di sud-est ha avuto origine durante l’eruzione del 1971; durante quel periodo, l’Etna ha mostrato una particolare intensità eruttiva, con l’emissione di lava e la formazione di nuovi coni.
Il cratere, dopo la sua formazione, aveva una dimensione molto modesta ma negli anni a seguire è stato caratterizzato da un’intensa attività stromboliana e fontane di lava (parossismi), con frequenti esplosioni che hanno contribuito alla sua crescita.
L’accumulo di materiale piroclastico ha progressivamente modellato la sua morfologia, dal 1971 al giorno d’oggi. Infatti, nel corso degli anni, il cratere ha continuato a crescere, con attività che si è alternata tra fasi eruttive più intense e periodi di calma relativa.
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Crescita e morfologia del Cratere di Sud-Est
Le eruzioni di questo cratere sono state caratterizzate da flussi di lava e da una serie di attività che hanno formato piccole bocche eruttive poste sul fianco dello stesso cono.
Grazie a questi eventi, la crescita del cratere è stata lenta ma costante, con il consolidamento dei fianchi e l’innalzamento della sommità.
Il “classico” processo di costruzione/distruzione che si manifesta continuamente sul vulcano attivo più alto d’Europa, creando cime con record di altezze o profonde ferite sui ripidi fianchi a volte instabili.
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L’importanza scientifica del Cratere di Sud-Est
Negli ultimi anni, il cratere di sud-est ha continuato a crescere in altezza, raggiungendo quote che hanno significativamente modificato l’aspetto del vulcano.
Dal 2011, l’attività eruttiva del più giovane dei quattro crateri sommitali è stata particolarmente intensa, modificando il paesaggio e spingendo la sommità del cratere a una crescente altezza, rimanendo una delle caratteristiche geologiche più impressionanti dell’Etna.
Questa continua crescita, unita alla sua attività eruttiva, contribuisce alla visibilità internazionale del vulcano Etna, che resta uno degli oggetti di studio più affascinanti per vulcanologi e appassionati di geologia.
L’evoluzione dimostra la natura dinamica e imprevedibile dei vulcani. Con ogni eruzione, l’Etna continua a trasformare il suo paesaggio e a mantenere viva l’attenzione scientifica su questo straordinario fenomeno naturale.
La crescita del cratere di sud-est rappresenta un interessante campo di studio, che permette di comprendere meglio le forze che agiscono sotto la crosta terrestre e che modellano continuamente la superficie del nostro pianeta.
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